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LE BIBLIOTECHE ADERENTI

BIBLIOTECA CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI NAPOLI

La costituzione della biblioteca del CAI di Napoli è cominciata negli anni immediatamente successivi alla nascita della sezione, con la raccolta di opere sul Vesuvio e sui vulcani italiani, oggetto all’epoca di un’intensa ricerca scientifica da parte di studiosi come Giuseppe Mercalli e Luigi Palmieri, che furono nostri soci. Nel 1878 fu acquistata ad un’asta pubblica a Parigi la biblioteca di Alexis Perrey, matematico e sismologo francese, donata nel 1893 alla Società napoletana di storia patria insieme alla raccolta cosiddetta ‘sismica’ costituita dalla sezione. L’arricchimento della biblioteca tuttavia riprende, soprattutto grazie a donazioni di soci, che interverranno costantemente per la tutela e l’incremento dei volumi nei numerosi spostamenti della sede della sezione, anche dopo gli avvenimenti del 1943 che causarono dispersioni di materiali e di libri. Negli anni 1952-1955 la biblioteca viene riordinata, sono redatti i primi elenchi di monografie e periodici ed inizia un’intensa attività di acquisizioni, durata fino agli anni ‘80.

Attualmente, ad una prima ricognizione e lettura dei registri d’inventario, e dallo studio delle due maggiori pubblicazioni sulla storia della Sezione, la consistenza della biblioteca appare di circa 2500 volumi. Il fondo più antico, detto Biblioteca Storica, contiene importanti e rari libri e periodici éditi dai primi decenni dell’Ottocento ai primi anni del Novecento. Un altro nucleo di opere che si concentrano fra gli anni Venti e gli anni Sessanta del 1900, formato dal Fondo Palazzo e da altri doni di soci, contiene guide, opere di letteratura alpinistica, opere sulle Alpi, sugli Appennini, di storia dell’alpinismo, sulle grandi salite alpine ed extraeuropee: e riflettono non soltanto quegli anni così splendidi e intensi dell’alpinismo, ma anche la fervida attività della sezione e un ampio coinvolgimento nell’arricchimento della biblioteca. Fra i volumi pubblicati in anni più recenti, ci sono anche opere sull’insediamento in ambiente montano, sulla tutela del paesaggio e dei percorsi di transumanza, su materiali e tecniche dell’alpinismo, oltre al vasto materiale documentario del Gruppo speleologico. In biblioteca sono depositati anche l’archivio storico sezionale ed archivi e manoscritti di soci.

La storia della biblioteca è anche legata alla storia delle pubblicazioni della Sezione di Napoli. La prima, del 1884, è uno scritto di Giustino Fortunato, dal titolo L’Appennino della Campania, contenente relazioni sulle escursioni compiute negli anni 1877 e 1878 sulle montagne campane. Da allora, la Sezione pubblicherà pressocché ininterrottamente, seguendo gli indirizzi iniziali di indagine sul territorio e di ricerca scientifica, allargati poi alle problematiche del rimboschimento dell’Appennino, alle relazioni sulle attività alpinistiche dei soci e, col tempo, alle iniziative per la tutela ambientale e delle sedi del popolamento umano. Con alterne vicende ed una certa irregolarità nei titoli delle testate, la Sezione ha sempre pubblicato dei periodici: il Bollettino trimestrale iniziato dalla Società Alpina Meridionale nel 1892, che prende il nome de L’Appennino meridionale nel 1899 (cessato nel 1902), poi il Bollettino mensile (1923-1928), quindi una Rivista trimestrale (1932-1935); riprende il Bollettino nel 1946, che giunge ai giorni nostri, fino all’Appennino meridionale, ripreso nel 1988, interrotto, e ripreso nel 2004 in veste e contenuti del tutto rinnovati, e che è il nostro periodico attuale.

Di fondamentale importanza sono le pubblicazioni del Gruppo speleologico, nato nel 1957, sia con relazioni sulle esplorazioni, che con ricerche sulla geomorfologia, l’idrologia e la speleogenesi dei nostri rilievi, oltre alle pubblicazioni dei reperti archeologici e paleoantropologici scoperti durante esplorazioni e ricognizioni, e che insieme ad altre acquisizioni, sono esposti nel Museo di Etnopreistoria.

La sezione storica della Biblioteca della Montagna è a Castel dell’Ovo; le guide, i manuali e opere tecniche più consultate sono nella sede di via Trinità degli Spagnoli.

Il catalogo informatizzato del fondo librario e cartografico è in corso di allestimento nel Servizio Bibliografico Nazionale;  la biblioteca ha una casella di posta elettronica, alla quale i soci e, per tradizione e convenzione nello spirito di apertura e collaborazione del circuito BiblioCai, gli studiosi e gli appassionati possono rivolgersi per informazioni e per la consultazione.